Il Fumo uccide
Oltre 80mila morti l’anno in Italia a causa del fumo da sigaretta e 5,4 milioni di vittime nel mondo. È a partire da questo dato allarmante che il ministero del Welfare ha dato il via alla Campagna di comunicazione 2009 «Il fumo ti uccide: difenditi!», presentata giovedì 5 febbraio a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Obiettivi della Campagna - il cui testimonial è l’attore Renato Pozzetto - sono la riduzione del numero di fumatori abituali e la prevenzione dell'avvicinamento dei giovanissimi alle sigarette.
CRESCE IL NUMERO DEI BABY FUMATORI - In Italia tra 70mila e 83mila persone muoiono per cause legate al fumo e un quarto dei decessi riguarda individui tra i 35 e i 65 anni. I dati aggiornati al 2008 hanno contato 11,2 milioni di persone dipendenti dalle sigarette, con una leggera diminuzione (l’1,5 per cento in meno) rispetto al 2007. Negli ultimi cinque anni, però, è aumentato il numero di giovani che hanno iniziato a fumare: oggi ben il 7,8 per cento dei ragazzi tra i 14 e i 24 anni ha iniziato a fumare ancora prima dei 14 anni. Le statistiche, poi, mostrano alcuni successi ottenuti dal 2003, quando è entrata in vigore la legge sul divieto di fumo nei locali pubblici: rispetto al 2004, la vendita di sigarette è calata del sette per cento. Nel 2008 il calo è stato dello 0,9 per cento (pari a 42 milioni di pacchetti): circa quattro pacchetti in meno acquistati da ciascun fumatore.
TUMORI, MALATTIE CORONARICHE, INFERTILITA’ E IMPOTENZA - Chiaro il messaggio che si intende veicolare tramite la campagna: «Il fumo danneggia la salute e riduce le prestazioni fisiche - ha sottolineato Fazio -. Quindi i riflettori saranno puntati anche sulle principali patologie fumo-correlate, come infarto, tumori e arteriosclerosi». Le sigarette sono responsabili del 91 per cento dei casi di cancro al polmone e sono fra i più importanti fattori di rischio per i tumori di bocca, esofago, laringe, corde vocali, vescica, pancreas, rene, stomaco e sangue. Non solo: sono associate al 30 per cento delle morti per malattie coronariche e strettamente legate a molte patologie cardio-respiratorie. Le bionde, poi, producono danni alla fertilità maschile e raddoppiano la frequenza dell'impotenza, per non parlare dei danni legati al fumo passivo, causa di oltre mille morti l'anno. Insomma, sottolineano gli esperti, 20 sigarette al giorno riducono di circa cinque anni la vita media di un giovane che inizia a fumare all’età di 25 anni. Il che significa per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Inoltre, si stima che su mille maschi adulti che fumano, uno morirà di morte violenta, sei per incidente stradale e 250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.
CRESCE IL NUMERO DEI BABY FUMATORI - In Italia tra 70mila e 83mila persone muoiono per cause legate al fumo e un quarto dei decessi riguarda individui tra i 35 e i 65 anni. I dati aggiornati al 2008 hanno contato 11,2 milioni di persone dipendenti dalle sigarette, con una leggera diminuzione (l’1,5 per cento in meno) rispetto al 2007. Negli ultimi cinque anni, però, è aumentato il numero di giovani che hanno iniziato a fumare: oggi ben il 7,8 per cento dei ragazzi tra i 14 e i 24 anni ha iniziato a fumare ancora prima dei 14 anni. Le statistiche, poi, mostrano alcuni successi ottenuti dal 2003, quando è entrata in vigore la legge sul divieto di fumo nei locali pubblici: rispetto al 2004, la vendita di sigarette è calata del sette per cento. Nel 2008 il calo è stato dello 0,9 per cento (pari a 42 milioni di pacchetti): circa quattro pacchetti in meno acquistati da ciascun fumatore.
TUMORI, MALATTIE CORONARICHE, INFERTILITA’ E IMPOTENZA - Chiaro il messaggio che si intende veicolare tramite la campagna: «Il fumo danneggia la salute e riduce le prestazioni fisiche - ha sottolineato Fazio -. Quindi i riflettori saranno puntati anche sulle principali patologie fumo-correlate, come infarto, tumori e arteriosclerosi». Le sigarette sono responsabili del 91 per cento dei casi di cancro al polmone e sono fra i più importanti fattori di rischio per i tumori di bocca, esofago, laringe, corde vocali, vescica, pancreas, rene, stomaco e sangue. Non solo: sono associate al 30 per cento delle morti per malattie coronariche e strettamente legate a molte patologie cardio-respiratorie. Le bionde, poi, producono danni alla fertilità maschile e raddoppiano la frequenza dell'impotenza, per non parlare dei danni legati al fumo passivo, causa di oltre mille morti l'anno. Insomma, sottolineano gli esperti, 20 sigarette al giorno riducono di circa cinque anni la vita media di un giovane che inizia a fumare all’età di 25 anni. Il che significa per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Inoltre, si stima che su mille maschi adulti che fumano, uno morirà di morte violenta, sei per incidente stradale e 250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.