Quando fu costituita la Yamaha Motor Co., Ltd., nel luglio del 1955, era di fatto l'ultima arrivata nel panorama del settore manifatturiero di motocicli, dove qualcosa come 150 aziende competevano per la sopravvivenza. Le nuove case erano da poco state lanciate, mentre le altre segnavano il passo e poche superarono il periodo. Nella storia di Yamaha Motor si riconosce con immediatezza lo spirito della sfida di quei primi anni, che ha forgiato e continua a permeare quella che ormai è divenuta una grande multinazionale, che continua a perseguire l'obiettivo di essere protagonista tra le migliori.Qualche curiosità anche per quanto riguarda il logo con i tre diapason, segno distintivo di Yamaha. Il diapason fa la sua prima comparsa quale elemento grafico nel logo della Nippon Gakki nel 1898, ma è nel 1927 che appaiono i tre diapason incrociati. Simboleggiano la melodia, l'armonia e il ritmo quali componenti basilari nella musica, così come la collaborazione tra i settori tecnologico, produzione e vendite lo è all'interno dell'organizzazione Yamaha - mentre il cerchio che li racchiude - che appare solo nel 1967, rappresenta il mondo.
Yamaha R6
Un giro su R6, e capisci che è nata sui circuiti delle competizioni internazionali. La sua tecnologia derivata dalla MotoGP è messa a punto per garantire un livello di prestazioni eccezionale, riservato finora solo ai piloti professionisti.
Il motore a corsa corta e a regimi elevati libera una potenza esplosiva, resa ancora più reattiva dai sofisticati sistemi di controllo dell'aspirazione YCC-I (Yamaha Chip Controlled-Intake) e del gas YCC-T (Yamaha Chip Controlled-Throttle).
Tutto su questa moto è studiato per assicurare traiettorie perfette in curva e per regalare un'interazione uomo-macchina ad alto tasso di adrenalina. Il telaio ti regala una guida ultraprecisa e reattiva, e le sospensioni regolabili ottimizzano le prestazioni.
Il motore a corsa corta e a regimi elevati libera una potenza esplosiva, resa ancora più reattiva dai sofisticati sistemi di controllo dell'aspirazione YCC-I (Yamaha Chip Controlled-Intake) e del gas YCC-T (Yamaha Chip Controlled-Throttle).
Tutto su questa moto è studiato per assicurare traiettorie perfette in curva e per regalare un'interazione uomo-macchina ad alto tasso di adrenalina. Il telaio ti regala una guida ultraprecisa e reattiva, e le sospensioni regolabili ottimizzano le prestazioni.